HomeREGIONEIttierre, 5 milioni di euro dalla Regione. Ma per pagare gli arretrati

Ittierre, 5 milioni di euro dalla Regione. Ma per pagare gli arretrati

Firmato l’accordo per la fidejussione tra l’assessore Scarabeo, i dipendenti, i fasonisti e i fornitori di beni e servizi. Bianchi pensa all’ingresso di un nuovo socio e si prepara allo ‘spezzatino’: due nuove società si occuperanno dello store di Roccaravindola e della logistica. Rinviata di un anno, inoltre, la restituzione del prestito concesso ai fasonisti nel 2009 dopo il crack della holding. A fine luglio convocato il tavolo ministeriale ad hoc

CAMPOBASSO. Una fidejussione di 5 milioni per risollevare l’Ittierre dalla crisi di liquidità che sta attraversando. Ma a patto che i soldi finiscano ai dipendenti, ai fasonisti e ai fornitori di beni e servizi operanti in regione e che vantano crediti verso l’azienda. Stamani la firma dell’accordo, a Campobasso, tra l’assessore alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, e i rappresentanti dei lavoratori e dell’indotto Ittierre. Buone notizie anche per i fasonisti, che potranno restituire le rate del finanziamento concesso loro da FinMolise, nel 2009, a seguito del crack della It Holding, in ulteriori 12 mesi. Il provvedimento per la fidejussione, firmato all’unanimità dei presenti,  è stato accolto positivamente dai dipendenti, riunitisi alle 16.30 in assemblea. Niente sciopero, dunque, e niente corteo di protesta come paventato solo due giorni fa per rivendicare il pagamento delle mensilità di giugno, ancora non ricevute. Anche in attesa di un tavolo ministeriale che si terrà a fine luglio, su richiesta congiunta delle quattro sigle sindacali del settore (Ugl Tessili, Filctem Cgil, Uil Tessili e Femca Cisl) alla presenza di Regione, sindacati molisani e nazionali e rappresentanti dell’azienda. Quanto al patron di Ittierre, Antonio Bianchi, le indiscrezioni riferiscono ella volontà di chiamare in causa un nuovo socio a suo sostegno, il cui nome per il momento è top secret. Al fine di sbloccare la fidejussione e avere accesso anche a fondi per la piccola e media impresa, l’imprenditore comasco vuol giocare la carta dello ‘spezzatino’. Ovvero, fittare i rami d’azienda relativi a logistica e store di Roccaravindola a due nuove società, costituite ad hoc e controllate dalla stessa proprietà (il gruppo Albisetti). Soddisfatto per l’esito dell’incontro – che ha anche segnato un riavvicinamento tra Bianchi e l’assessore – Scarabeo ha spiegato come la Regione sia pronta a fare la propria parte, “ma a fronte della garanzia dei pagamenti verso dipendenti, fasonisti e fornitori di beni e servizi mediante l’apertura di un conto corrente dedicato presso FinMolise o, in alternativa, attraverso il pagamento diretto che la banca di riferimento di Ittierre farà nei confronti dei creditori”.

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